Barbara D’Urso annuncia di voler scendere in politica.
Barbara D’Urso che scende in politica potrebbe essere il giusto finale trash della sinistra italiana. È l’orrore di un futuro distopico che diventa realtà. È la fine che ci meritiamo, ma soprattutto quella che si meritano i vari D’Alema, Veltroni & Co. In realtà non mi preoccupa affatto la discesa in campo di Santa Barbara da Cologno – la politica è una spugna capace di assorbire tutto, ma certo non sarà chi si nutre di morte e share a fare la rivoluzione – sono più preoccupato per quello che rappresenta a livello ideologico. Sarebbe la degna conclusione di una parabola politica fallimentare dove, come al solito, la realtà riesce sempre a superare la fantasia. Se davvero nostra Signora Illuminata decidesse di candidarsi e lo facesse schierandosi a sinistra, non potrei non pensare a Corrado Guzzanti, quando nei panni di Walter Veltroni cercava un leader ideale per il partito e pensava a Raul Bova, Paola e Chiara, I Fichi d’India, Batistuta, Di Caprio, Amedeo Nazzari morto, ad Heidi, Topo Gigio e persino a Napo Orso Capo… E allora, perché non Barbara D’Urso?