Come ho imparato ad amare il virus e a non preoccuparmi.
Benvenuto virus, perché tanto saresti arrivato comunque, quindi meglio accettarti e provare ad accoglierti nel migliore dei modi. Benvenuto virus, perché anche se ti sei portato via molto, mi hai lasciato qualcosa di prezioso: la consapevolezza. Benvenuto virus, perché grazie a te ho scoperto l’esistenza di personaggi fantastici, come ad esempio l’anarchico che va in giro a dire di essere diventato tale, ma con partita iva! E niente, fa già ridere così. Oppure il rivoluzionario da tastiera che passa il tempo su Facebook ad inneggiare alla disobbedienza civile, salvo poi scoprire che il più obbediente di tutti è proprio lui. Esilarante! Benvenuto virus, perché sempre grazie a te abbiamo identificato un’altra figura emblematica di questi nostri tempi bui: il paladino dell’informazione, ovvero colui che si batte per un’informazione libera. Peccato che lo faccia diffondendo fake news, bufale e quant’altro sia tossico per la verità, ma si sa, egli non ha tempo di verificare la veridicità dei fatti perché è occupatissimo a combattere il sistema per tutti noi. Quanta pena per questi cervelli così abili che sono riusciti a fuggire pur restando sul posto! Benvenuto virus, perché alcuni grandi comici ci avevano avvertito che il senso del ridicolo era già morto parecchi anni fa, ma il tuo arrivo ce lo ha confermato definitivamente. Benvenuto virus, perché sempre grazie a te, ho capito con chi ho a che fare; gente capace di tutto questo, ma incapace di affrontarti vis a vis, di mettersi in discussione realmente, di argomentare soprattutto. Preferiscono eclissarsi nella loro ricerca spasmodica di notizie liberticide, senza rendersi conto che i primi ad aver ucciso la propria libertà di pensiero sono proprio loro, quando affermano sovente che “C’è qualcosa che puzza in questa storia…” ma non sanno spiegarti cosa. Ve lo dico io: l’unica cosa che può puzzare è la merda nel cervello. Benvenuto virus, perché a conti fatti non sei peggio di chi riversa le proprie frustrazioni personali stando incollato ai social come un alcolizzato alla bottiglia di vino. Non sei peggio di chi, come per magia, si trasforma oggi in virologo, domani in esperto di educazione per l’infanzia, dopodomani in consulente per il lavoro e così via fino a divulgatore scientifico che Piero Angela spostati. Benvenuto virus, perché grazie a te gli imbecilli non solo si sono censiti da soli, ma qualcuno si è pure tolto dalle palle da solo. Benvenuto virus, perché ci hai regalato delle perle di comicità che neanche ai tempi d’oro di Guzzanti… Vi do una notizia: se pensate, dite e fate le stesse cose che pensano, dicono e fanno gli elettori di Fratelli D’Italia, siete diventati esattamente come loro e fareste meglio ad esserne orgogliosi invece di lamentarvi di essere incompresi. Che spettacolo.
Benvenuto virus e grazie di tutto!