LA SOLITUDINE DI CHI AMA SANREMO DI NASCOSTO

Sanremo! Come ogni anno eccoci davanti al momento nazional popolare più trash, ma anche più atteso. C’è chi lo attende con l’acquolina in bocca e chi con la bava perché non vede l’ora di parlarne male. È così da sempre e probabilmente sarà sempre così, visto che dipende dal nostro “patriottico” dna. La polemica inutile ce l’abbiamo nel sangue e Sanremo non è altro che uno dei momenti più importanti, per visibilità, per dare sfogo alle proprie pulsazioni rabbiose.

Detto questo, è anche legittimo criticarlo come tutti gli spettacoli che si rispettano. La coerenza è sempre l’ago che dovrebbe indicare il senso di quello che si dice e si fa: se non ti interessa, non ne dovresti parlare ogni giorno lamentandoti di questo cantante o di quel vestito. Allora vai in curva anche tu e fai il tifo, senza nasconderti dietro un ridicolo velo snob. Invece ogni anno ci sono fiumi di parole (rigorosamente senza i Jalisse) su Sanremo, anche da parte di chi non avrebbe neanche dovuto vederlo. È uno specchio Sanremo in cui non tutti amano riflettersi.

di Enrico Chirico 


 

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