PRANZO DI NATALE – I CONSIGLI DEI VIROLOGI

Il pranzo di Natale in piedi 


pranzo di nataleCerto che, se al pranzo di Natale, quei quattro gatti che posso invitare a casa per grazia ricevuta, li devo pure far stare in piedi, mi viene il lecito sospetto che anche tra i virologi si nascondono (neanche tanto bene) dei candidati ideali per la cena, non di Natale, ma dei cretini. Posso sopportare le limitazioni di spostamento, ma non quelle di ragionamento. Serve rispetto per le regole ma anche per l’intelligenza. In lockdown bisognerebbe metterci alcuni esimi cervelli; ci vorrebbe un coprifuoco anche per i virologi. Fissiamo un tetto, un orario massimo oltre il quale è vietato parlare del virus. Non capisco perché alle ore 22.00 io sono costretto a stare in casa e il virologo di turno, invece, rimbalza da un programma televisivo all’altro, libero di sparare delle cazzate immani, che poi vengono puntualmente amplificate sui social da eserciti di analfabeti funzionali.

Che fatica ogni giorno restare a galla in questo mare di… parole inutili.

di Enrico Chirico


 

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