MATTEO RENZI E LA CARTA IGIENICA

matteo renziDelirio di onnipotenza. Solo così si può spiegare la causa intentata da Matteo Renzi nei confronti di Marco Travaglio, reo di aver esposto sulla sua libreria un rotolo di carta igienica con la foto del leader di Italia Viva durante un collegamento televisivo. Aveva chiesto addirittura 500.000 euro di risarcimento danni per diffamazione e invece ne dovrà pagare lui 42.000 al direttore del Fatto Quotidiano. “Solo in un regime totalitario è vietato criticare o ridicolizzare un personaggio politico” si legge nella sentenza. Ma non credo che Matteo Renzi non lo sapesse. Quindi a che scopo mettere su tutto questo costoso teatrino, fatto di carte bollate, avvocati e giudici che devono perdere tempo prezioso, sottratto a cause ben più importanti, se non per intimidire e per ostentare un’ottusa arroganza. L’arroganza dei soldi e del potere usati per silenziare voci e volti scomodi o semplicemente non graditi. Io, ad esempio, non avrei la possibilità di spendere decine di migliaia di euro se qualche “potente” decidesse di farmi causa per una qualsivoglia ragione legata alla satira e al diritto di critica, il che significherebbe che probabilmente sarei costretto a soccombere solo perché non posso permettermi di difendermi. In ogni caso, dal mio punto di vista, Matteo Renzi ha praticamente denunciato per diffamazione un rotolo di carta igienica, perché alla fine di questo si è trattato, e nonostante tutto trovo questa grottesca operazione degna della sua memorabile parabola politica. In fondo l’immagine di Matteo Renzi insieme a un rotolo di carta igienica ben rappresenta quello che molti italiani pensano di lui.

di Enrico Chirico


 

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