La fine della Grecia
In Italia c’è qualcuno che ha paura di fare la fine della Grecia. Il bel paese dell’arte e della cultura che ha fatto nascere Leonardo, ispirato Shakespeare e inventato la pizza, rischia di sedere agli ultimi banchi della classe, se non addirittura di essere espulso dalla scuola. Ma è davvero così indisciplinata l’Italia? Veramente può fare la fine della Grecia? Il dialogo tra i paesi del Nord (Olanda e Germania in primis) e quelli del Sud (l’Europa del mediterraneo) è sempre stato un dialogo tra sordi che non hanno neanche tutta questa voglia di parlarsi. Nel frattempo però, il nostro Paese si sta trasformando in un cimitero a cielo aperto. Vediamo cadaveri su cadaveri di lavoratori e piccoli imprenditori uccisi da questo pandemonio (o da questa pandemia?) e la paura del fantasma della Grecia torna a disturbare il sonno (e i sogni) del piccolo risparmiatore italiano. Il protagonista dell’incubo è così costretto a mettere i pochi contanti rimasti sotto il materasso mentre si copre gli occhi con il cuscino per non guardare. O forse sta solo sperimentando il suicidio per soffocamento, il che sarebbe anche plausibile a questo punto della storia. Quando l’economia vacilla, il conto corrente trema. E le banche adorano i clienti poveri, già inginocchiati e in procinto di strisciare. Si avvicinano alle loro prede stringendogli il capo come farebbe un cobra dal movimento silenzioso ma letale. Cosa succederà quindi se madre Europa continuerà a trattarci da figli illegittimi? Ci ribelleremo o aspetteremo il giorno in cui andremo al bancomat per prelevare e scopriremo che la banca stessa lo ha già fatto prima di noi?
di Erika Nicole De Bonis