BONUS… MALUS!

Il Bonus di 600 euro dell’Inps


bonus di 600 euroLa storia del Bonus di 600 euro è ormai diventata una vera barzelletta, ma di quelle raccontate così male da aver fatto ridere ben poco gli italiani. “Va tutelata la salute, vanno tutelati gli anziani e i più deboli” ripetono i tg facendoci sanguinare le orecchie come i migliori pezzi di neomelodica napoletana. In compenso però, si possono lasciare tutti quei poveri cristi che praticano una mansione autonoma, i cosiddetti “liberi professionisti”, inchiodati alla propria croce con una corona di virus aleggiante sulla testa. Liberi professionisti in toto: liberi di morire di fame, liberi di rinunciare ai beni primari ma anche a tutti gli altri, liberi di non pagare l’affitto… (ah no, questo no). Un Bonus di 600 euro suona proprio come un epiteto gentile e garbato per non spaventare troppo i freelance, dicendogli che verranno sostenuti con una bella e lucida banconota da 20 euro al giorno per 30 giorni con tutte le spese previste in omaggio ovviamente. Le partite iva sono destinate a transitare in breve tempo dal calice di prosecco al bicchiere di Tavernello, dai piatti del proprio ristorante preferito a quelli della Caritas, dalle vetrine dei negozi da guardare a guardare i vetri delle finestre delle proprie case (ammesso che ne abbiano ancora una) dove sono rinchiusi in libertà vigilata. Forse questi individui saranno più fortunati di altri e non contrarranno il covid, forse. Ma i loro fisici sapranno resistere al virus più letale in assoluto, quello della povertà? Quel che è certo è che se non moriranno per colpa della tosse, moriranno per colpa delle tasse, perché lo Stato , comunque, le esigerà.

di Erika Nicole De Bonis


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