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L’insulsa polemica di Giorgia Meloni su Bella ciao di Guccini.


bella ciaoUn cantautore che ha appassionato 3 generazioni e un poeta contemporaneo di cui si studia la perfezione del verso, viene rimproverato da un’anatra starnazzante che fatica a usare bene i congiuntivi. Il contributo di questo vecchietto di ormai quasi 80 anni non ha bisogno di riassunti ed è molto più grande delle comuni definizioni e ce lo ha dimostrato per l’ennesima volta con una breve parodia (ma neanche troppo parodia) di Bella ciao registrata da casa sua, lo scorso 25 aprile in onore della festa della Liberazione. Nella sua personale rivisitazione di questa canzone popolare, gli invasori scelti sono Salvini, Meloni e Berlusconi ma non c’è da temere, non prenderanno piede finché ci sarà la resistenza a impedirlo. La biondissima di Fratelli d’Italia ha accusato subito il colpo e si è Avvelenata non poco accusandolo di istigazione all’odio per il video pubblicato. Un video dove il vecchio Francesco non ha fatto altro che citar cantando gli esponenti di spicco che rappresentano potenzialmente il fascismo oggi. Ha fatto nomi, anzi, cognomi di chi fa finta di indossare un Eskimo e di voler tutelare chi è vestito di Quattro Stracci mentre va in giro in giacca e cravatta. Ma tra le tante cose, il cantautore di Bologna è anche un lessicologo, quindi sostanzialmente ha solo giocato con le parole. E allora? In fondo questo è sempre stato il suo mestiere. Ironizzando ha detto la verità, ha smosso le code di paglia di chi sa di averla, andando dritto al punto. Anche per non farci dimenticare che ciò che è stato si può ripetere se non stiamo attenti a riconoscerne già oggi le Radici.  Vedi Cara Giorgia, avresti dovuto ascoltare meglio in questo caso e studiare di più in generale: Guccini non ti ha insultato, ha fatto un’allegoria. Ciao bella!

di Erika Nicole De Bonis


 

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