Chiese chiuse. E chiuso il discorso.
Quando vi sentite depressi e schiacciati dalle vostre giornate in quarantena passate sul divano a guardare i tutorial di Barbara D’Urso, a ballare sul balcone e a cucinare e videochiamare come se non ci fosse davvero più un domani, pensate che là fuori, oltre ad eserciti di anziani che vagano indisturbati per le strade come se fosse Natale, ci sono anche orde di decerebrati seguaci di Paolo Medjugorje Brosio e Din Don Matteo Salvini, che farneticano la riapertura delle chiese chiuse. Quando vi annoiate, pensate al Presidente del Consiglio, che ogni giorno deve contare i morti, parlare con noi, con la Protezione Civile, con Fontana, con medici, scienziati, virologi, industriali, militari, generali, ministri, economisti, ferrovieri, fuochisti… Alla ricerca di una soluzione con l’Europa, senza l’Europa, nonostante l’Europa, insieme ai tedeschi, con gli olandesi contro. Insomma, come se non bastassero già, la crisi mondiale e il teatrino delirante di responsabilità morali, economiche, giuridiche e politiche che ne deriva, questo pover’uomo, ogni santissimo giorno, deve anche trovare il tempo per ascoltare le scellerate proposte di cristologi, madonnari e cazzari che vogliono riaprire le chiese a Pasqua. Ecco, quando vi sembra di non farcela proprio più a stare a casa, tenete duro. E pensate che è l’unico modo per aiutare qualcuno che là fuori sta combattendo anche contro chi, nell’anno del Signore 2020, crede ancora di sconfiggere una pandemia con la preghiera. Giuseppe Conte, un eroe dei nostri tempi.